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La vera magia del solstizio d’estate

Il solstizio d’estate è un giorno magico, è il giorno più lungo dell’anno e (così come quello d’inverno) è sempre stato celebrato nelle culture di tutto il mondo. In astronomia è il momento in cui il Sole raggiunge il punto di declinazione massima nel suo moto apparente lungo l’eclittica, appare nel punto più alto del cielo.  La parola “solstizio” deriva dal latino sōl (Sole) e sistĕre (fermarsi) perché l’’impressione è proprio che il Sole si fermi, cessa di alzarsi (o scendere nel caso del solstizio d’inverno) rispetto all’equatore celeste.

Dal giorno successivo (quindi da oggi) le giornate iniziano lentamente ad accorciarsi sino al solstizio d’inverno. Questi passaggi astronomici sono sempre stati al centro di riti e celebrazioni pagane al punto che il cristianesimo ha dovuto sovrapporvi una festa cattolica (la nascita di San Giovanni Battista celebrata dopo pochi giorni, il 24 giugno, così come il solstizio d’inverno è diventato la nascita di Gesù, proprio dopo pochi giorni rispetto al 21 dicembre). è la famosa magica notte di mezza estate celebrata anche da Shakespeare in epoca vittoriana, la notte in cui si raccolgono le erbe per gli incantesimi e in cui si trasmettono i poteri delle arti magiche davanti al fuoco.

Il solstizio è un momento magico, di rigenerazione, dove forti energie si sprigionano nella natura e nel cosmo e in cui, tradizionalmente, i confini tra i mondi del visibile e dell’invisibile, si fanno sottili. In tutte le tradizioni si celebra l’energia del Sole che entra nella Madre Terra tramite il grano e il frumento per trasformarsi nel seme della vita. La sacralità di questo momento viene celebrata con l’accensione dei fuochi.

Solitamente mi è capitato di festeggiarlo in luoghi sacri e storici di forte spiritualità dove la stessa architettura celebra la connessione della terra col cielo e con i moti astrali. Il pozzo di Santa Cristina, ad esempio.

 

 

Ieri invece, proprio col mio amico Winki  che in questi luoghi sacri solitamente per il solstizio organizza un meraviglioso festival della gioia, siamo andati a celebrarlo nel giardino di una casa magnifica, il b&bio Lagoon a Villasimius (Ca)  che ospitava l’International Yoga Day & Summer Solstice. Mentre ci arrivavamo abbiamo pensato che questa volta la sacralità non era tanto il luogo a fornirla, per quanto sia un posto davvero straordinario, ma erano le persone, eravamo noi, era la condivisione di Bellezza, perché in ognuno e ognuna di noi abita il potere e la luce per rendere sacro ogni luogo. Basta averne consapevolezza.

Così è stato.

 

Ora le giornate inizieranno ad accorciarsi lentamente. Si celebra il trionfo della Luce, ma anche l’inizio del suo declino. Il buio prenderà un pezzetto di luce ogni giorno più grande lasciandoci il prezioso e continuo insegnamento della Natura che ogni cosa è ciclica, che il buio è solo una parte dello scorrere di un ciclo che riporterà alla luce e nulla ci deve spaventare perché anche noi siamo ombra e luce. Solo accettando e accogliendo ogni sfumatura del nostro essere, comprese le ombre, possiamo davvero trovare quell’equilibrio che abbiamo l’abitudine di chiamare felicità.

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